RIACCENDIAMO IL NOSTRO SOGNO!

❤ Raccolta fondi per ripartire alla grande ❤


Ci siamo: dopo il duro colpo dell’incendio che ha distrutto praticamente tutte le nostre strutture e le nostre attrezzature siamo pronti a ripartire, con l’aiuto di tutti quelli che credono in un futuro migliore.

In questa pagina raccontiamo perché non vogliamo arrenderci e per cosa ci servono i fondi che, grazie alla generosità di tutti, riusciremo a raccogliere.


5 anni fa c’era solo un cumulo di macerie e un sogno.

E’ incredibile oggi pensare che tutto quello che è successo sia cominciato così.

Oggi siamo in tantissimi: centinaia di soci e migliaia di amici che ci seguono e ci manifestano il loro affetto in questo momento delicatissimo e che conoscono una realtà che ha saputo unire tantissime persone che credono in un mondo migliore, riuscendo a trasformare quel cumulo di macerie in un terreno fertile su cui, accanto a splendide e buonissime verdure, sono germogliati i molti bellissimi progetti per la comunità.

Ci sono gli apprezzatissimi campi estivi come Tutti al Campo! e le collaborazioni con i super ragazzi di Casa Filippide, gli orti didattici nelle scuole e i corsi di agricoltura naturale in collaborazione con la Lente Onlus.

Abbiamo accolto i ciclisti di Ortoinciclo e i tanti studenti della scuola di Agroecologia in Martesana, svolta in collaborazione con Mani Tese.

E poi ci sono i mille mercatini, le tante giornate passate insieme a prenderci cura del nostro spazio, le risate, la fatica, la gioia dello stare bene insieme a raccontarci la storia bella di un futuro possibile più equo e sostenibile.

E’ incredibile pensare che il gesto insulso di qualcuno che, nella notte tra l’11 e il 12 agosto ha appiccato un incendio nel nostro orto, possa mandare in fumo il meraviglioso lavoro portato avanti in questi anni.

E’ talmente incredibile che infatti non lo crediamo affatto perché sappiamo che attorno a noi è pieno di gente meravigliosa: la gente che in questi anni ha condiviso o anche solo sbirciato di sfuggita un pezzo della bellissima strada che abbiamo percorso e che in questo momento difficile ci sta letteralmente sommergendo di affetto e di supporto.

Questa è la gente che ci piace e il vero motivo per cui, anche di fronte alla più grande delle difficoltà, continueremo sempre a regalare il nostro tempo e la nostra passione per coltivare bellezza, rispetto e inclusione.

Ma ripartire è dura adesso che abbiamo perso praticamente tutto, per questo ci serve l’aiuto di chiunque creda in questo sogno e non vuole lasciare che si arrenda sotto le fiamme dell’incendio.

Abbiamo organizzato una raccolta fondi per ripartire: la potete raggiungere cliccando sul pulsante sottostante.



Controcoltura da sempre si appoggia sul lavoro dei volontari e sulle donazioni da parte di soci e amici oltre che sul ricavato dei molti eventi organizzati.

Nel corso degli anni tutto questo si è concretizzato in una serie di attrezzature e di strutture che oggi il fuoco ha spazzato via.

Di conseguenza abbiamo un’idea molto precisa di cosa ci occorre per ripartire a pieno ritmo e di come utilizzeremo i fondi raccolti tramite questa campagna: ve lo raccontiamo di seguito.

Prima di snocciolare i punti ricordiamo che Controcolutra è una Associazione di Promozione Sociale che non ha scopo di lucro e di conseguenza reinveste i suoi proventi nelle attività dell’associazione stessa offrendo una rendicontazione puntuale di anno in anno a tutti i soci e a chiunque desideri prenderne visione.


Ma adesso vediamo per cosa ci servono i fondi:

1) BONIFICA E SMALTIMENTO

Un pensiero ci ha tormentato quando, a diverse ore dallo spegnimento del rogo, vedevamo ancora alzarsi del fumo maleodorante dalla zona dove era avvenuto l’incendio.

Eravamo tormentati dall’idea che questo assurdo gesto potesse mettere a repentaglio un lavoro durato anni di difesa del suolo e che i residui del rogo, con l’inopportuna complicità delle abbondanti piogge avvenute la sera dopo l’incidente, potessero penetrare in profondità nel terreno compromettendolo gravemente.

Fortunatamente i tecnici di ARPA a cui ci siamo rivolti ci hanno tranquillizzato, dicendoci che sarà sufficiente una rimozione dello strato superficiale e lo smaltimento dei materiali danneggiati.

Il livello di preoccupazione quindi è un po’ calato ma rimane il fatto che molto lavoro rimane da fare e non tutto potremo farlo “in casa” dal momento che ci sono residui da combustione che per evidenti ragioni dovranno essere smaltite da personale qualificato che dovrà giustamente essere retribuito.

La bonifica dell’area costerà circa 3000 €


2) ATTREZZI E ATTREZZATURE

Ahimè il fuoco si è portato via praticamente l’intera dotazione di attrezzi e attrezzature che venivano usate da grandi e piccini per prendersi cura dell’orto.

Ad essere precisi e onesti adesso in realtà abbiamo un sacco di teste di badili, vanghe, rastrelli, falci, zappe etc etc senza più neanche un manico attaccato perché almeno le parti metalliche si sono salvate 🙂

Di tutto il resto invece non si è salvato proprio nulla, così non abbiamo più guanti, cesti, teli, contenitori, funi, reti, guanti, cappelli, innaffiatoi, taniche e i mille altri piccolo oggetti e strumenti necessari a portare avanti una superficie produttiva che, è bene ricordarlo, misura oltre mezzo ettaro.

Qualcosa siamo sicuri che ci arriverà in dono da soci e amici, ma una buona parte delle attrezzature dovrà essere ricomprata ex- novo anche perché il fuoco di questa disgrazia ha acceso in noi la voglia di essere ancora più sostenibili di prima e vorremo ridurre ai minimi termini l’utilizzo di plastica e suoi derivati anche nella scelta delle attrezzature.

Attrezzature e macchinari ci costeranno circa 2000 €


3) UN POSTO ALL’OMBRA

Chi ha frequentato l’orto nei mesi più caldi sa bene quanto possa essere dura lavorare ore sotto il sole che picchia sulla testa.

Per questo è necessario avere un’area riparata dal sole dove rinfrescarsi tra un lavoro e l’altro.

L’ombra è indispensabile anche per le lunghe giornate dei centri estivi per offrire un luogo fresco e sicuro per permettere ai bambini e alle bambine di svolgere le mille attività creative proposte dagli educatori.

La struttura leggera in legno che reggeva l’ombreggiante ovviamente è gravemente danneggiata, così come buona parte dei tavoli e delle sedie sottostanti che offrivano un indispensabile punto di appoggio per tutte le attività e tutte le persone che gravitano attorno all’orto.

Occorrerà ripristinare questo spazio e, come ci siamo già detti, lo vogliamo fare con la massima sostenibilità possibile, evitando tutta la plastica che possiamo evitare, anche e soprattutto per tavoli e sedie.

Il ripristino dell’area ombreggiante ci costerà circa 1000 €


4) UN POSTO PER ATTREZZI, MACCHINARI E SOGNI

Qui il problema comincia a farsi grosso.

Il prefabbricato (quello che chiamavamo container) che ci era stato donato e sin dall’inizio era stato sfruttato per riparare e tenere in ordine attrezzi e macchinari non c’è proprio più: il fuoco lo ha completamente divorato.

Ci serve una nuova soluzione per ricoverare gli attrezzi, certo, ma non solo.

Quel capanno era parte della nostra identità: da sempre è stato il fulcro del nostro spazio.

E’ lì che istintivamente chiunque arrivasse per la prima volta andava per farsi un’idea di quello che succedeva in orto.

E’ lì ci siamo sempre riuniti a ridere e a stare bene dopo le mille giornate di fatica e di soddisfazione spese insieme.

Lì intorno abbiamo visto i bambini crescere e divertirsi, lì abbiamo visto passare e sorridere centinaia di soci e di amici.

Era il centro di gravità del nostro orto, la radice sopra alla quale nel corso degli anni sono cresciute le mille splendide iniziative e i mille progetti che ci hanno reso quello che siamo!

Con il container, il fuoco si è portato via un pezzo insostituibile della nostra storia.

ED E’ PER QUESTO CHE DOBBIAMO ALZARE L’ASTICELLA.

Vogliamo creare qualcosa di straordinario che ci porti un pezzo più vicino a quel futuro migliore che abbiamo sempre sognato e costruito, qualcosa che diventi un nuovo centro e una nuova identità.

Vogliamo un luogo che racconti e riassuma i valori in cui crediamo di più: amore e rispetto per la natura e la gioia dello stare insieme.

Vogliamo una nuova casa per i nostri sogni, un luogo delicato e leggero, che si appoggi lieve sulla terra e la rispetti a cominciare dai materiali con cui dovrà essere creata: dovrà essere realizzata in bio-edilizia, sfruttando solo materiali naturali e riducendo al minimo l’uso di macchinari per la sua realizzazione.
Dovrà essere uno spazio bello e flessibile, che ci permetta di accogliere sempre più persone anche quando piove o fa freddo e il covid sarà sconfitto.

Non sappiamo ancora dare un volto a questo sogno: vogliamo fare le cose per bene e per questo incaricheremo uno studio di architettura specializzato in bio-edilizia di realizzare per noi il progetto e aiutarci a rispettare non solo la natura ma anche la normativa.

Confessiamo che da sempre abbiamo un debole per la iurta, la grande casa mobile tipica delle immense pianure dell’Asia centrale, e chissà che il nostro sogno non assumerà proprio questa forma!

Ma non solo: vogliamo alzare l’asticella della partecipazione e per questo motivo ci faremo guidare da professinisti ed esperti non solo nella progettazione condivisa del nuovo spazio che risorgerà dalle ceneri e sarà davvero lo spazio di tutti, ma anche nell’organizzazione di workshop di autocostruzione di strutture e attrezzature e di progettazione in permacultura per fare un altro passo nella direzione della sostenibilità.

La progettazione e la realizzazione delle strutture ci costerà circa 9000 €

Il costo complessivo del progetto di rinascita ci aspettiamo dunque che sia 15000 €


LE CERTEZZE

La cosa certa è che è il momento di stringerci tutti insieme attorno al nostro sogno e sostenerlo in questo momento difficile!

Un’altra cosa certa è che non ci saremmo mai immaginati di vedere tutto l’affetto e la vicinanza che mille e mille persone ci stanno dimostrando in questi giorni e che ci commuove profondamente.

L’ultima cosa certa è che dovremo sostenere molte spese per le 4 voci di cui sopra, per questo abbiamo organizzato una raccolta fondi per dare modo a chiunque voglia bene a questo fantastico progetto di fare in modo che la sua bellezza non si spenga mai.


La terra non la prendiamo in dono dai nostri padri, ma in prestito dai nostri figli